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Emilio Borgarello
Il gastronomo moderno
157747 1904 , Milano , Ulrico Hoepli 50 occorrenze

Il gastronomo moderno

Più d'un viaggiatore ha messo nell'imbarazzo gl'inservienti, per avere una spiegazione delle parole, soventi enigmatiche, che accompagnano le

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I dizionari e le enciclopedie esistenti, non sono alla portata dei più, sia perchè scritti in lingue estere o perchè costosissimi, od ancora, perchè

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prontamente tutte le espressioni più necessarie, più in uso e più moderne del gergo di cucina francese e d'altre lingue, nonchè un'infinità di cenni

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Il «vademecum» non è un libro di ricette culinarie, ma contiene il riassunto delle sostanze necessarie per comporre le varie e più importanti

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cognizione l'elenco delle vivande, egli apprezzerà il contorno, le salse e la varietà delle vivande, che tien vivo l'appetito. Quegli amerà la prosa

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geniale sul «Menu» di raso o d'avorio e persino mangiabile! Da pochi centesimi alla dozzina a centinaia di dollari l'esemplare. Le forme più bizzarre

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Decise le sostanze di base, la difficoltà sta nel classificare le pietanze secondo le guarnizioni, le salse e le aggiunte che caratterizzano il

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La diversità dei metodi di servizio in uso presso le diverse nazioni, porta con sè che non si possa stabilire ovunque il «Menu» sopra lo stesso

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La difficoltà di comporre un «Menu» secondo le regole della buona cucina, è assai più grande che non sembra. Esperienza e riflessione sono requisiti

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Varie sono le opinioni circa al servire gli antipasti prima o dopo la zuppa. È ritenuto però come miglior etichetta di servire prima gli antipasti

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Anche nell'ordine di servizio delle vivande, la cucina francese ha mantenuto fin'ora il primato, e le altre nazioni vi si uniformarono con poche o

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varietà incredibile di vivande per ogni pasto, alternando il dolce con la frutta e le carni più varie. Chi ha visitato l'Esposizione di Parigi nel 1900

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Le potage châtelaine

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L'uso dell' articolo «Le»

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L'articolo le preposto ai sostantivi come:

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Le filet à la bouquetière, etc. è ammesso ancora ai pranzi di corte o di gala, ma è passato di moda negli alberghi. Era più in uso in tempi meno

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Le denominazioni hanno generalmente origine:

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le opere degl'insigni maestri dell'arte culinaria ci lasciarono le ricette delle loro classiche produzioni, altri come il Malortie, l'Alexandre Dumas

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Noi abbiamo la salsa al pover'uomo, la testa in cassetto (galantina), i diavolotti, i krumiri, il budino all'inferno, i Gianduja, le fossette d'amore

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Il clero, la politica e gli avvenimenti del giorno, sono fonti inesauribili alle quali si tengono a battesimo le creazioni, non sempre nuove di Mamma

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Il motteggio della lingua culinaria si estende anche ai popoli per le loro predilezioni a certi cibi, così che come suol dirsi: maccherone al

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BAIN MARIE (s. m.). — Bagnomaria, recipiente di rame in cui rinchiudonsi le salse, gl'intingoli o le vivande, e da immergere nell'acqua bollente per

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CONQUÉRANT (s. m.). Conquistatore, da: Guillaume le conquérant. — Pouding à la conquérant, budino con frutta al Maraschino, alternata con crema, uova

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COUVERT (s. m.). Coperto. — Comprende oltre il posto, la salvietta, le posate ed i bicchieri.

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DORIA. Andrea Doria, doge di Genova: comandò le flotte di Fransesco I e più tardi quella di Carlo V (1468-1580). — Consommé à la Doria, brodo di

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«le Pommes Anna» vedi ivi).

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ELYSÉE. Eliso, termine mitologico, luogo ove riposano gli eroi dopo la loro morte. — Elysée, palazzo del Governo a Parigi; le denominazioni di cucina

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FARNESE. ILlustre famiglia italiana che oltre guerrieri diede un Papa (Paolo III) e gli duchi di Parma. — Le denominazioni “ à la Farnese ,, si

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FLÈCHE. — La Flèche, borgata presso Angers, rinomata per la pollicoltura, come: La Bresse e Le Mans; così dicesi: Volaille de la Flèche, de la Bresse

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GAULOISE (à la) alla gallica, della Gallia, paese che comprendeva anticamente la Francia, la Svizzera ed i Paesi Bassi, nonché le provincie della

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GOUFFÉ. — Giulio Gouffé, celebre cuoco e scrittore di gastronomia. Fu al servizio del Re d'Annover e diresse le cucine del Jockey Club di Parigi.

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LA FAYETTE anche: Lafayette. Le denominazioni non si riferiscono a Gilberto di La Fayette, maresciallo di Francia e compagno di Giovanna d'Arco (1380

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MÀCHE (s. f.) valeriana, anche: raiponce, raperonzolo le cui radici sono mangerecce. — Salade de mâches Mâches au jus, come: Salade de raiponces

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MANS (Le) capoluogo del dipartimento della Marne in Francia, rinomato per la pollicoltura; così: Volaille du Mans (e non: Volaille de Mans).

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MANCELLE (à la) all'uso di Le Mans (vedi ivi) significa con purea di castagne; così: Escalopes à la mancelle - Dinde à la mancelle.

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MARENGO, villaggio presso Alessandria in Piemonte ove Napoleone I sconfisse nel 1800 gli Austriaci al comando del generale Melas. Le denominazioni «à

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MARIGNAN, Marignano, anche Melegnano, borgata presso Milano, memorabile per le battaglie del 1515 e 1859. — Oeufs à la Marignan, uova incartocciate

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MARLY, Castello a Marly le Roi presso Versaglia. - Potage à la Marly, piselli, fettucce di lattuga e cerfoglio al brodo di manzo. - Oeufs à la Marly

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MATAFLAN (à la suisse). — Frittata alla Svizzera (uova, farina e latte cotte insieme, indi cucinati in padella come le frittate).

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NANTES, città in Francia presso le foci della Loira. — À la nantaise, all'uso di Nantes - Rougets à la nantaise, triglie grigliate al sugo di limone

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NAVARIN, Navarino, città nella penisola di Morca ove nel 1827 ebbe luogo la battaglia navale tra le flotte russo-anglo-francese alleate contro la

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OEUFS (s. m. pl.) uova. — L'infinità di metodi per cucinare le uova, portan con sè altrettante definizioni le più svariate che sarebbe fuori luogo di

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PIERRE LE GRAND, Pietro il Grande, imperatore di Russia, vincitore di Carlo XII re di Svezia, e fondatore della capitale: Pietroburgo. — Potage à la

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PITHIVIERS, città nel dipartimento Loiret, in Francia, rinomata per i manicaretti d'allodole e le torte all'amandorla. — Così: Pâté de Pithiviers

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RIVOLI, cittadina presso il lago di Garda, ove le truppe napoleoniche al comando di Massena sconfissero gli austriaci nel 1797. Massena ebbe per

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SALAMANDRE (s. f.) nome del ferro da arroventare per colorire le frittate o per fregiarle; così: Oeufs à la salamandre, omelette sucrée à la

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. Germain-des-Prés 496-576. È al conte di S. Germano che le denominazioni si riferiscono; così: Potage St. Germain, sago al consumato con crostini al

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THÉRÈSE — Teresa - S. Teresa, già dama spagnuola, celebre per le sue visioni - Potage à la Thérèse, zuppa di tapioca, purea di piselli e porro con

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, aglio e cipolle cucinata al forno con salsa piccante. - Pigeons à la Toulouse, piccioni accomodati come le anitre, indi arrostiti allo spiedo.

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VICHY città in Francia, nota per le sue acque minerali - Carottes à la Vichy - carote cucinate con sale di Vichy, saltate al burro.

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